Sotto le dita, un tetto

Mani che soffrono e salvano, accolgono e amano, costruiscono soluzioni e custodiscono vite. “Mani che proteggono”, citando lo splendido titolo del libro, edito da Ancora, di Alessandra Morelli, Delegata dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, l’Unhcr, tra il 1992 e il 2021. «Le mani si uniscono a formare il tetto di una casa che protegge la persona. Sono enormi, smisurate. A sostenerle due rami di ulivo incrociati: emblema di pace, riconciliazione e fratellanza», debutta il diario in cui brillano «scintille di ricordo». Pagine scritte con il cuore e la penna intinta nell’inchiostro delle molte rotte battute dai disperati della Terra. L’abbrivio spariglia. All’età di 25 anni, l’autrice risponde alla chiamata vocazionale consacrandosi alle francescane missionarie di Maria. Trova nel ...