L'avventura della fede
In un antico documento l’opera di evangelizzazione dei cappuccini italiani in Congo

Successo di una missione

 Successo di una missione  QUO-230
06 ottobre 2023
«Per l’austerità della loro vita che li metteva in grado di sopportare anche le prove più rudi»: così si espresse la Santa Sede nel rispondere al perché erano stati scelti i frati cappuccini per intraprendere la difficilissima evangelizzazione del Regno del Congo in quella che ancora oggi viene ricordata come la Missio Antiqua. Definito il “cimitero o tomba dei cappuccini” per i moltissimi frati che vi lasciarono la vita durante il viaggio, a causa delle febbri malariche e per i sacrifici eroici richiesti dall’evangelizzazione, il Congo accolse dal 1645 al 1835 (anno di partenza degli ultimi due padri) circa quattrocento missionari italiani. In un rapporto redatto dal prefetto padre Francesco da Pavia per Propaganda Fide nel 1708, si legge che tra il 1673 e il 1701 i cappuccini avevano battezzano ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati