C’è del nuovo dopo Marsiglia

I volti di Marsiglia non li puoi dimenticare. Anche se volessi. Rimangono indelebilmente impressi, con i loro sorrisi che parlano mille lingue, i loro sguardi che raccontano mille vite, magari iniziate a chilometri e chilometri di distanza e approdate con dolore e speranza in quella città francese dal carattere fieramente multiculturale e multietnico che nei secoli ha imparato a non cacciare via nessuno: dai marocchini ai vietnamiti, dai cinesi ai turchi. E non ti sbalordisce se per le sue vie tirate a lucido per l’occasione — nei giorni in cui centinaia tra vescovi, giovani e leaders religiosi dei paesi che si affacciano sul Mare Nostrum si erano dati appuntamento per la terza edizione dei “Rencontres Méditerranéennes” — si aggirava anche un gruppo di teologi con una missione senza precedenti: fare di Marsiglia un ...