Senza nessuna discriminazione

Sogno una Chiesa dove ogni membro battezzato provi un senso di appartenenza e percepisca l’uguaglianza battesimale come figlio di Dio. Una Chiesa alla cui vita e alla cui missione tutti i suoi membri abbiano l’opportunità di partecipare. Una Chiesa in cui vengano creati spazi dove condividere gioie e difficoltà nel vivere la propria fede. Vorrei una Chiesa dove i fedeli laici non vengano visti meramente come destinatari di beni spirituali, bensì come membri responsabili e impegnati per il bene di tutta la comunità.

Sogno una Chiesa dove a nessun livello venga praticata la discriminazione basata su razza, nazionalità, classe sociale, casta, cultura, orientamento sessuale. Una Chiesa dove la dignità di ogni persona venga rispettata. Sogno una Chiesa dove ogni persona battezzata abbia l’opportunità di ricevere una formazione nella fede, come anche una conoscenza più profonda della Bibbia. Una Chiesa dove le coppie spostate, le madri, le vedove, i giovani e gli anziani vengano accompagnati su base regolare.

Vorrei una Chiesa dove le donne vengano riconosciute come pari membri e dove vengano affidati loro ruoli più importanti per partecipare alla vita della Chiesa. Sogno una Chiesa dove vengano formate più donne per essere guide spirituali, predicatori nei ritiri, formatori nei seminari e animatori di comunità cristiane e dove abbiano l’opportunità di servire la comunità in tali funzioni.

Vorrei una chiesa dove l’autorità venga esercitata non come dominazione e controllo, bensì come servizio alla comunità. Sogno una Chiesa in cui il processo di compiere scelte e prendere decisioni avvenga attraverso la pratica del discernimento e del consenso individuale e comunitario.

Sogno una Chiesa dove ogni membro sia invitato ad avere un accompagnatore spirituale, specialmente i leader della comunità cristiana. Sogno una Chiesa in cui la crescita spirituale dei membri abbia la precedenza sulle strutture istituzionali. Sogno una Chiesa in cui gli stipendi di Messa non esistano e dove i soldi per le varie necessità non vengano raccolti durante la celebrazione eucaristica.

di Shalini Mulackal
PBVM, ex Professoressa di teologia sistematica, Collegio di teologia Vidyajyoti, Nuova Delhi, India