Da Marsiglia Francesco sollecita per il Mediterraneo una responsabilità europea in grado di governare il processo migratorio con sapiente lungimiranza

Un sussulto di coscienza per evitare il naufragio di civiltà

 Un sussulto di coscienza  per evitare il naufragio di civiltà  QUO-219
23 settembre 2023

La soluzione non è respingere i migranti  ma assicurare un’accoglienza equa da parte del continente europeo


«La storia ci interpella a un sussulto di coscienza per prevenire il naufragio di civiltà». È risuonato forte e accorato il monito di Papa Francesco di fronte ai vescovi e ai giovani riuniti stamane nel Palais du Pharo, il complesso architettonico sul promontorio della costa di Marsiglia affacciato su quel Mediterraneo che «il grido soffocato dei fratelli e delle sorelle migranti» sta trasformando oggi da mare nostrum a mare mortuum, «da culla della civiltà a tomba della dignità». Il Pontefice ha partecipato alla sessione conclusiva dei “Rencontres Méditerranéennes” — l’iniziativa che quest’anno vuole riunire in un «mosaico di speranza» popoli, culture e religioni dei Paesi bagnati dal grande bacino mediterraneo — pronunciando un discorso di ampio respiro e richiamando i Paesi europei alla «responsabilità» nel governare «con sapiente lungimiranza» il fenomeno migratorio.

Giunto ieri pomeriggio nella città francese, Francesco aveva dapprima incontrato il clero nella basilica di Notre-Dame de la Garde. Quindi aveva sostato presso il Memoriale dedicato ai marinai e ai migranti dispersi in mare: un luogo simbolo delle tragedie dei naufragi, che ha offerto al Papa l’occasione per rinnovare l’appello a soccorrere chi è in mare: «un dovere di umanità, un dovere civiltà».