Intervento dell’arcivescovo Gallagher all’Onu

Gli Stati aderiscano
alla moratoria
sugli armamenti nucleari

 Gli Stati aderiscano alla moratoria sugli armamenti  nucleari  QUO-219
23 settembre 2023

New York , 23. Le armi nucleari producono «terribili conseguenze umanitarie e ambientali» e, come ha detto Papa Francesco nella lettera ai vescovi di Hiroshima in occasione del g7 del maggio scorso, «rappresentano un moltiplicatore di rischi che offre solo un’illusione di pace». Lo ha detto l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali, intervenendo a New York alla “Tredicesima Conferenza per facilitare l’entrata in vigore del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (Ctbt)”, svoltasi all’Onu. «Dall’alba dell’era nucleare — ha aggiunto — gli Stati hanno fatto esplodere più di duemila ordigni nucleari, sottoponendo innumerevoli persone agli effetti negativi sulla salute delle radiazioni ionizzanti e contaminando la nostra casa comune».

Dopo quattro decenni «di sforzi concertati, la comunità internazionale ha raggiunto un accordo» sul divieto degli esperimenti nucleari. Tuttavia, è il richiamo di monsignor Gallagher, 27 anni dopo che il Ctbt è stato aperto alla firma, «questo grande risultato rimane solo parzialmente raggiunto». Pertanto, la Santa Sede «esorta tutti gli Stati a continuare ad aderire alla moratoria degli esperimenti nucleari». Il Ctbt «costituisce solo un elemento del più ampio regime di disarmo e non proliferazione, incentrato sul Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp) e integrato dal Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (Tpnw)», ed è perciò necessario esplorare «tutti i modi possibili per costruire questa complementarità». L’entrata in vigore del Ctbt, ha concluso, «è più vitale che mai».

Sempre nell’ambito degli incontri collegati all’Assemblea generale dell’Onu, monsignor Gallagher è intervenuto anche al meeting di alto livello dedicato alla tubercolosi, una malattia che continua a mietere numerose vittime. Nonostante i progressi, «permangono lacune significative, molte «esacerbate dal Covid-19», ha affermato l’arcivescovo. Inoltre, ha aggiunto, «gli effetti della povertà, come la malnutrizione, sono associati a una percentuale significativa di nuovi casi», mentre «i costi legati al trattamento causano difficoltà finanziarie per la metà dei pazienti i e per le loro famiglie». Nel ricordare l’impegno delle organizzazioni cattoliche, in particolare verso i bambini, Gallagher ha richiamato i “Dialoghi di Roma sull’Hiv e la tubercolosi”, promossi dalla Santa Sede. «C’è ancora molto da fare», ha quindi concluso, perché, come ha scritto Papa Francesco nel Messaggio per la giornata mondiale del malato 2023, «la condizione dei malati è una chiamata che taglia l’indifferenza».