Nel pomeriggio Francesco giunge nella città francese per la conclusione dei “Rencontres Méditerranéennes”

Il Papa a Marsiglia
per dare speranza
al Mediterraneo

Migrants are seen outside the hotspot, on the Sicilian island of Lampedusa, Italy, September 16, ...
22 settembre 2023

In mare si naviga o si naufraga. In mare si vive o si muore. Ma soprattutto in mare si spera. Ed è quel mare — il Mediterraneo — e quella speranza che oggi il Papa abbraccia, idealmente, nella città di Marsiglia, dove giunge nel pomeriggio in occasione dei “Rencontres Méditerranéennes”. Un viaggio apostolico, il 44° di questo Pontificato, di due giorni, ma che racchiude in sé il significato del fenomeno migratorio contemporaneo.

Il tema è ormai divenuto globale: ne sono prova i dibattiti che si tengono in seno all’Assemblea generale delle Nazioni Unite o all’interno dell’Unione europea. E ne sono prova le migliaia di migranti che, in molte parti del mondo, affrontano viaggi crudeli aggrappati al sogno di una vita migliore.

È giusto allora parlare ancora di emergenza? Ed è giusto ragionare in termini di legislazioni vetuste, inadeguate a un dramma umano — perché è di persone, di uomini, donne e bambini che stiamo parlando — che tocca il cuore del mondo intero? O forse è bene alzare lo sguardo da statistiche e codici e guardare negli occhi questi nostri fratelli e sorelle che ci tendono la mano in cerca di aiuto?

I loro volti rappresentano un mosaico di speranza — lo stesso che dà il titolo ai “Rencontres Méditerranéennes” —, un mosaico del quale noi tutti siamo responsabili, responsabili di ogni singola tessera, di ogni singola vita, in nome della dignità umana. Che il mare nostrum, allora, possa divenire sempre più un mare di speranza.