Minimalia

Alfieri
e la Rivoluzione francese

 Alfieri e la Rivoluzione francese  QUO-215
19 settembre 2023
Vittorio Alfieri double face. Prima, gioì sulle rovine il giorno della Bastiglia. Quell’evento — che segnò l’inizio della Rivoluzione francese — entusiasmò il drammaturgo e poeta astigiano a tal punto che, in commosso omaggio a quell’ora di libertà a lungo bramata, scrisse di getto l’ode A Parigi sbastigliata. Dopo, quel travolgente entusiasmo si affievolì e già nel settembre dello scorso anno si affrettò a tornare in Italia. Fu infatti la violenza, efferata e soverchiante, della Rivoluzione a provocare nell’animo di Alfieri una trasformazione radicale della sua filosofia morale e delle sue passioni umane. Per prendere le distanze da idee estremiste e dai conseguenti fatti sanguinari, lo scrittore — soprannominato «il conte repubblicano» per la sua avversione alla monarchia pur ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati