Nella Chiesa
nessuno è straniero

 Nella Chiesa nessuno è straniero  QUO-201
02 settembre 2023

In questi giorni, la presenza del successore dell’apostolo Pietro «in mezzo a noi è una testimonianza viva e gioiosa che giustifica la speranza di tanti secoli, è come una teofania che ci accompagna e ci stimola nel nostro pellegrinaggio come Chiesa missionaria». Lo ha detto monsignor José Luis Mumbiela Sierra, vescovo della diocesi della Santissima Trinità ad Almaty (Kazakhstan) e presidente della Conferenza episcopale dell’Asia Centrale, nel saluto rivolto al Papa all’inizio dell’incontro in cattedrale. Nel vasto continente asiatico, ha aggiunto il presule, «sappiamo cosa significa vivere di speranza». Inoltre, ha proseguito, «sappiamo di essere messaggeri della Buona Novella che porta la vita, la gioia e la speranza, ministri dei sacramenti che portano la salvezza e la santificazione a ogni uomo, emissari della misericordia che abbraccia, unge, guarisce, eleva e unisce. Tuttavia avvertiamo anche quella “forza di gravità” che ci attrae verso le cose del mondo, caduche e sterili». In Mongolia, ha osservato il vescovo, quasi tutti i missionari «sono venuti da altri Paesi e continenti; ma come in tutte le nostre comunità dell’Asia centrale, nessuno è straniero», perché «in seno alla Chiesa cattolica nessuno è straniero».