Santità e umanità secondo «il regista dell’anima»

Il Gesù mancato di Bergman

 Il Gesù mancato  di Bergman  QUO-199
31 agosto 2023
A parlarne fu lo stesso Ingmar Bergman, nell’autobiografia Lanterna Magica: «La televisione italiana voleva fare un film sulla vita di Gesù». Era il 1974 e «una delegazione di cinque persone arrivò in Svezia per ordinare il lavoro. Risposi con un piano dettagliato sulle ultime quarantotto ore della vita del Salvatore». Il passaggio è rapido, ma con dettagli significativi: «Ogni episodio era incentrato su uno dei personaggi principali del dramma». Bergman li elenca e spiega come a ognuno fosse dedicato un «episodio in cui l’incontro con il dramma della passione annientava irrimediabilmente la loro realtà e modificava la loro vita». Aggiunge che avrebbe voluto girare a Fårö, l’isola che divenne casa sua, ma «gli italiani lessero, rifletterono ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati