
Sapete cos’è il compromesso? «È l’arte di tagliare una torta in modo che ciascuno creda di aver avuto la fetta più grossa» (Leonard Levinson). Forse è l’arte in cui tante volte noi riusciamo meglio!
È l’atteggiamento tipico di certi cristiani, per cui il «modo di ragionare secondo gli uomini» vince sul «modo di ragionare secondo Dio». Siamo così allenati a scendere a patti con tutti, che tentiamo di farlo anche con Dio, con il Vangelo.
Ci adeguiamo a qualsiasi circostanza, pur di non avere guai, anche a costo di tradire i nostri ideali e sporcare la nostra coscienza. E, così, la coerenza viene calpestata, e la ricerca della scusante è sistematica.
Ma non è questo l’insegnamento di Gesù:
«… rinnega te stesso, prendi la tua croce, seguimi… chi vorrà salvare la propria vita la perderà…» (Vangelo).
Scrive un autore: «Coloro che non si adeguano sono il sale della terra, sono il colore della vita, condannano se stessi all’infelicità, ma sono la nostra felicità» (Elias Canetti).
È questa la testimonianza che noi cristiani siamo chiamati a dare. Dobbiamo essere una spina nel fianco della società, per tenere vivi i valori cristiani, facendo rinascere negli altri il senso morale e il sussulto della coscienza.
Questo vuol dire essere sale della terra e luce del mondo.
di Leonardo Sapienza
Il Vangelo in tasca
Domenica 3 settembre, xxii del Tempo ordinario
Prima lettura: Ger 20, 7-9;
Salmo: 62;
Seconda lettura: Rm 12, 1-2;
Vangelo: Mt 16, 21-27.