Quasimodo e “quelli lì”
21 agosto 2023
«Isole che ho abitato, verdi su mari immobili / d’alghe arse, di fossili marini le spiagge ove corrono in amore cavalli di luna e di vulcani. / Nel tempo delle frane, le foglie, le gru assalgono l’aria / in lume d'alluvione splendono cieli densi aperti agli stellati; / le colombe volano dalle spalle nude dei fanciulli. / Qui finita è la terra: con fatica e con sangue mi faccio una prigione».
È un brano di poesia dedicato da un padre alla figlia, ma è anche l’ode con cui l’autore, il premio Nobel Salvatore Quasimodo, evoca la terra fragile e meravigliosa delle sue origini. La Sicilia richiamata dal poeta non è delimitata da confini precisi, non è territorio geograficamente ben definito: è piuttosto “pezzo” di Mediterraneo, che dalle coste greche e turche corre fino a lambire quelle ...
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