Il segretario di Stato ha concluso a Luanda la visita di tre giorni nel Paese

La Chiesa in Angola piena
di amore e salda nella fede

 La Chiesa in Angola  piena di amore e salda nella fede  QUO-187
17 agosto 2023

«La Chiesa cattolica in Angola, piena di amore e salda nella sua fede, è portatrice di una ricca tradizione spirituale, che l’ha nutrita nel tempo delle prove e continua a nutrirla»: è quanto ha affermato il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, durante l’omelia della Messa celebrata domenica 13 agosto a Luanda, capitale dell’Angola. Il cardinale Parolin è stato in visita per tre giorni in Angola, durante i quali ha presieduto sabato 12 la Messa per l’ordinazione episcopale di monsignor Germano Penemote, nominato da Papa Francesco arcivescovo nunzio apostolico in Pakistan.

Dopo aver salutato i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i seminaristi, i catechisti e gli altri operatori pastorali laici, ringraziandoli per il loro lavoro apostolico e per la calorosa accoglienza ricevuta in occasione della sua prima visita in Angola, ha salutato anche le autorità civili e diplomatiche presenti alla celebrazione, nonché i rappresentanti delle altre Chiese e confessioni cristiane, che ha salutato fraternamente. Nell’omelia ha ricordato che l’Eucaristia, «mistero di grazia, è il centro, la fonte di tutta la nostra esistenza cristiana (Lg 11), verso cui converge tutta la vita e l’azione della Chiesa». Dopo aver ascoltato la Parola di Dio, ha detto il cardinale, «ci sono due punti che collegano i testi liturgici di questa domenica: il primo è dato dalla manifestazione visibile di Dio Padre e di Gesù Cristo narrata nella prima e nella terza lettura; il secondo, a sua volta, è dato dall’insistenza con cui, soprattutto nel Salmo responsoriale, si fa riferimento a Dio come Colui che “salva”, che dona “pace” e ogni bene».

Dopo aver citato la prima lettura, tratta dal Libro dei Re, che descrive una misteriosa manifestazione di Dio al profeta Elia sul monte Oreb, il cardinale Parolin ha messo in evidenza il Vangelo di questa domenica: «Anche il brano evangelico descrive una prodigiosa “manifestazione” di Cristo, che però unisce i due aspetti della potenza e della benevolenza: il Dio amico e vicino a tutte le necessità umane non cessa di essere il Dio potente, il dominatore degli eventi cosmici e dei grandi fatti della storia».

La fede — ha proseguito il porporato — «è una grazia che la persona riceve. La scopre dentro di sé, nell’intimità dei suoi pensieri e dei suoi affetti; la vede negli eventi che hanno segnato e segnano la sua vita, nella sua stessa biografia, fatta di incontri, di scelte e di volti. È come il respiro e il battito del cuore, che fanno di ognuno di noi un essere vivente. Non è un sentimento, perché i sentimenti sono fragili: oggi è presente, ma domani non si sa, a volte è intenso, altre volte è tenue. La fede è una grazia che rende unica l’esistenza, che la rende speciale, che vale più della vita stessa: senza di essa, la vita sarebbe sospesa nel vuoto».

Il segretario di Stato ha rivolto il suo pensiero anche ai giovani dopo la straordinaria esperienza ecclesiale vissuta a Lisbona la scorsa settimana durante la Giornata mondiale della gioventù. Tra i tanti giovani provenienti da tutto il mondo, erano presenti molti angolani, accompagnati da vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose. «Lo sguardo di ciascuno di voi, cari giovani — ha detto il cardinale — è proiettato verso il futuro, verso il domani, e poi si misura continuamente con la quotidianità: in questa doppia prospettiva, tra “oggi” e “per sempre”, mettete in campo le vostre migliori risorse, superate paure paralizzanti, cercate legami autentici ed equilibri armoniosi; affrontate le domande serie dell’esistenza, sopportate le delusioni, lottate contro la fragilità e l’incertezza per trovare la vera felicità». In conclusione, ha ribadito: «La Chiesa cattolica in Angola, piena di amore e ferma nella sua fede, è portatrice di una ricca tradizione spirituale, che l’ha nutrita in tempi di prova e continua a nutrirla. La Vergine Immacolata accompagni questa Chiesa con la sua intercessione, affinché possa continuare ad essere una Chiesa viva, solida nella fede, unita nella speranza e perseverante nella carità».

di Silvonei Protz