04 agosto 2023
È normale oggi, quando si discute di diritti, di identità personali, culturali o religiose, di rispetto di sé e dell’altro, di responsabilità, di valori, di partecipazione alla vita sociale o di protezione dell’ambiente, parlare di “riconoscimento”. La grammatica del riconoscimento — resa celebre dalla Fenomenologia dello spirito di Georg Wilhelm Friedrich Hegel — è infatti uno dei linguaggi in cui si dice il carattere relazionale della realtà, dell’essere umano, della natura. E tuttavia esprime qualcosa di specifico. Almeno per due motivi: da un lato, perché si tratta di un lemma che racchiude in sé la sempre latente tensione tra pensiero e prassi, tra conoscere e agire; dall’altro, perché, a livello sia teorico che etico, chiama in causa l’originaria e costitutiva ...
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