Videomessaggio del Papa per il XV incontro delle Comunità ecclesiali di base in Brasile

La Chiesa in uscita
è più forte

 La Chiesa in uscita è più forte   QUO-166
20 luglio 2023

«La Chiesa è come l’acqua, se l’acqua non scorre in un fiume, ristagna, si ammala, invece quando la Chiesa esce, quando cammina, si sente più forte». Così Papa Francesco in un videomessaggio diffuso dalla Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb), rilanciato dalla Rete Ecclesiale Panamazzonica (Repam), in occasione dell’apertura, martedì scorso, 18 luglio, del xv Incontro interecclesiale delle Comunità ecclesiali di base (Ceb), in corso a Rondonópolis, presso il Centro de eventos Santa Terezinha.

Esprimendo la propria vicinanza ai partecipanti, il Pontefice li ha invitati a continuare a lavorare e ad andare avanti; e a non dimenticare il tema dei lavori «Chiesa in uscita, in cerca di vita piena per tutti e tutte», perché la «Chiesa sia sempre in uscita, non nascosta». Il breve filmato si conclude con la benedizione del vescovo di Roma e l’invocazione affinché la Vergine protegga i membri delle Ceb.

Nel discorso introduttivo il vescovo Maurício Jardim, ordinario di Rondonópolis-Guiratinga, ha ricordato il suo predecessore alla guida della diocesi, monsignor Juventino Kestering, morto nel 2021 a causa del Covid-19, il quale aveva offerto la disponibilità a ospitare l’incontro nella diocesi. Per questo era stato esposto un grande striscione con l’immagine del compianto presule con una delle sue frasi ricorrenti: «Salute ai malati, gioia ai tristi e speranza agli scoraggiati».

All’incontro, che si conclude sabato 22, partecipano 1.500 rappresentanti delle Ceb di tutto il Brasile, oltre a religiosi e religiose, esponenti di organizzazioni legate alla Chiesa cattolica, ma anche di altre confessioni cristiane, movimenti sociali e popolari. Sono presenti anche sessantatré vescovi. Durante la cerimonia di apertura si sono svolte processioni, canti e sono state ricordate le comunità indigene, i quilombolas, discendenti dagli africani che venivano condotti in Brasile come schiavi. Attualmente, vivono di agricoltura familiare, raccolti in accampamenti temporanei.

Un pensiero particolare è andato anche ai pescatori, ai lavoratori nelle città, alle donne artigiane, ai migranti e agli immigrati, e a tutti i gruppi sociali che compongono il popolo brasiliano. Ogni delegazione rappresenta le varie regioni del grande Paese latino-americano — Nord, Nord-Est, Centro-Ovest, Sud e Sud-Est — è stata valorizzata per il legame con i rispettivi sistemi ambientali complessi, come Amazzonia, Caatinga, Cerrado, Pantanal, Pampa e Foresta Atlantica, e per la loro partecipazione alla promozione umana e alla resistenza davanti ai soprusi.

Sono stati inoltre rievocati i precedenti incontri interecclesiali, a cominciare dal primo, svoltosi a Vitória, nello Stato di Espírito Santo, nel 1975, fino all’attuale.

Anche la presidenza della Repam-Brasile ha inviato un messaggio per auspicare «un nuovo impulso missionario a tutti i gruppi e le comunità dell’Amazzonia, per essere ogni giorno di più espressione di una Chiesa in uscita, vocazionale, sinodale, ecologica, samaritana e dal volto amazzonico, come chiede Papa Francesco».