Buon compleanno!
Auguri a tutti noi

 Buon compleanno!  Auguri  a tutti noi  ODS-012
01 luglio 2023

Un anno fa nasceva il nostro caro giornale: facciamo tanti auguri all’«Osservatore di Strada» e anche a noi che, con tanta passione, ci dedichiamo a renderlo sempre più inclusivo e bello. Forse, un anno fa, non pensavamo — certo, lo speravamo — che questo mensile avrebbe avuto seguito e successo presso i lettori, e soprattutto non pensavamo che in esso si sarebbero riversate tante realtà della nostra città e tante persone con la voglia di far conoscere i propri pensieri, le proprie storie e, sopra ogni cosa, la propria voce. Sì, quella voce che spesso e volentieri non viene ascoltata e non arriva a tutta la gente come dovrebbe essere: la voce di chi si trova in difficoltà, di chi vive il disagio sulla propria pelle ogni giorno, di chi è messo al margine soprattutto nelle nostre periferie.

Nella nostra società dare voce a chi non ne ha è un gesto di vera inclusione e condivisione. Portare i pensieri di queste persone al cospetto di quanta più gente è possibile è un atto giusto e meritevole. Cercare il più possibile di condividere la voce, la storia, la passione, ma anche la difficoltà, la rabbia, la speranza di chi vive una situazione di disagio sociale, di chi vive ai margini, «è cosa buona e giusta», ed è quello che il nostro giornale ha cercato di fare in questo lungo e travagliato anno, durante il quale, purtroppo, di cose brutte ne sono successe tante. E continuerà a farlo.

Dicevo che tante realtà si sono riversate nel nostro giornale, tante realtà come, ad esempio, il mensile dell’ostello della Caritas di Roma, intitolato a don Luigi Di Liegro in via Marsala — da cui il nome «Gocce di Marsala» —, che attraverso ospiti e volontari offre un contributo prezioso all’«Osservatore di Strada». E poi ci sono tante altre realtà che ci assomigliano, a Roma e in Italia: una su tutte «Scarp de’ tenis», il mensile dei senza dimora di Milano. Insomma, tante sono le realtà che danno voce ai pensieri e alle speranze di chi è messo in una situazione di marginalità e fragilità sociale.

Dare voce è un gesto meraviglioso come il saper ascoltare: il nostro «Osservatore di Strada» lo fa e lo fa senza distinzioni di alcunché, mettendo in primo piano l’inclusività e l’ascolto, rendendo vive e soprattutto portandole all’orecchio di quanta più gente è possibile le speranze di chi sogna una vita migliore, un mondo diverso.

Auguri, caro «Osservatore di Strada». Hai una lunga vita davanti a te. Devi crescere, certo, ma sempre con la consapevolezza di essere nato per dare voce a chi voce non ha, per dare inclusione a chi si sente emarginato e scartato, per unire i colori, i tanti colori che il nostro unico e meraviglioso mondo ha dentro di sé, che sono rappresentati dai suoi popoli e dalle loro tradizioni.

Buon compleanno, carissimo. Facciamo sì che, come diceva monsignor Luigi Di Liegro, fondatore e primo direttore della Caritas diocesana di Roma, «una città in cui un solo uomo soffre meno è una città migliore».

di Angelo Zurolo