Giuseppe Cafasso patrono delle carceri italiane e modello per diversi santi sociali dell’Ottocento

Il “prete della forca”

 Il “prete della forca”  QUO-146
26 giugno 2023
A Torino, nel luogo in cui avvenivano le esecuzioni capitali, nell’area in cui oggi i corsi Valdocco, Principe Eugenio e Regina Margherita confluiscono in via Cigna, un monumento celebra, come è spiegato nella lapide sottostante, «la soave figura del santo degli impiccati, per ricordare che la giustizia umana ha bisogno di accompagnarsi alla carità di Cristo». Chiamato dai suoi contemporanei, in piemontese, “’l preive d’la furca”, “il prete della forca”, a causa del suo apostolato fra i condannati a morte, san Giuseppe Cafasso (nato a Castelnuovo d’Asti, oggi Castelnuovo Don Bosco, il 15 gennaio 1811 e morto a Torino il 23 giugno 1860 ) fu definito da Pio xi «la perla del clero italiano» e proclamato patrono delle carceri italiane dal venerabile servo di Dio Pio xii , che lo indicò come ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati