Pepite d’oro
15 giugno 2023
Qualcuno l’ha definito un grande teologo «negativo». Cormac McCarthy, il celebre romanziere americano deceduto pochi giorni fa, acclamato dalla critica e amato dai lettori, autore di best seller che hanno trovato famose trasposizioni cinematografiche hollywoodiane, è stato uno scrittore che non ha avuto remore di scrivere, in diversi modi e con accenti vari, la parola Dio nei suoi avvincenti romanzi. E se, come ha più volte sottolineato Davide Rondoni, i romanzieri sono «i segugi dell’infinito», il narratore della frontiera di stanza a El Paso, in Texas, con la sua scrittura abrasiva, scarna e drammatica ci ha avvicinato a una comprensione del cristianesimo (il suo Dio era indubbiamente quello rivelato di Cristo) che resta una modalità molto ricca e feconda per agganciare in qualche modo ...
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