L’impegno dell’Unhcr per i 150.000 profughi sudanesi in Ciad

Solo atrocità
negli occhi di chi fugge

Islamie Mohamed,18, a Sudanese woman who fled the violence in Sudan's Darfur region, sits in the ...
06 giugno 2023
«Una giovane mamma mi ha detto di aver visto il suo bambino di 3 anni bruciare vivo davanti ai propri occhi». Laura Lo Castro è la rappresentante dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) in Ciad e dall’inizio dei combattimenti in Sudan il 15 aprile, anzi già da qualche giorno prima, si occupa direttamente dell’emergenza dei profughi che oltrepassano la frontiera tra i due Paesi africani, in fuga dagli scontri tra esercito e paramilitari a Khartoum e non solo. Da trent’anni all’Unhcr, un passato in prima linea a cercare di far fronte alle devastanti conseguenze del genocidio in Rwanda e delle violenze in Repubblica Democratica del Congo, oggi Lo Castro — origini palermitane, da circa un anno a N'Djamena — non nasconde di avere i «brividi» a raccontare le storie di chi varca il confine dal ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati