La conferenza stampa di presentazione

Non deturpare
“sorella acqua”

25 maggio 2023

I cambiamenti climatici, la deforestazione e l’erosione che derivano dall’attività umana portano a megadiscariche e inondazioni devastanti. Parole di scottante attualità quelle del cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale (Dssui), durante la presentazione del messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, che si celebrerà il 1° settembre 2023. L’incontro si è svolto, giovedì mattina, 25 maggio, nella Sala tampa della Santa Sede, attualmente, in via dell’Ospedale, 1.

Inondazioni e siccità sono sempre più frequenti e gravi, ha detto il porporato, e mettono in ginocchio molte comunità rurali a causa della scarsità d’acqua e della mal riuscita dei raccolti. La fragilità dell’acqua e dell’agricoltura, ha aggiunto, ha ora un impatto su molti milioni di persone anche nelle metropoli urbane. Il prefetto ha osservato che il Papa denuncia apertamente le «industrie predatorie» e le «pratiche estreme come il fracking per l’estrazione di petrolio e gas, i mega progetti minerari senza controllo e gli allevamenti intensivi». Invece di essere «potenti» e «curativi», molti fiumi sono inquinati, inondati o prosciugati. Essi testimoniano in modo eclatante l’avidità delle imprese, la corruzione, il consumismo sfrenato.

Per contrastare il saccheggio di «Sorella acqua», Papa Francesco invita tutti a unirsi «in un potente fiume per irrigare la vita del nostro meraviglioso pianeta e della nostra famiglia umana» e incoraggia a intraprendere un’azione vivificante di trasformazione dei cuori, degli stili di vita e delle politiche pubbliche. La parola “creazione” ha due significati interconnessi, ha spiegato il prefetto, l’atto divino che ha creato il cosmo, e continua a creare ancora oggi e, in secondo luogo, il risultato di questa grande opera: la bellezza naturale. Per cambiare gli stili di vita, il Pontefice esorta a pentirsi dei «peccati ecologici» e a impegnarsi in un cambiamento decisivo. Per trasformare le politiche pubbliche, Papa Francesco invita il vertice cop 28 di Dubai, che si svolgerà dal 30 novembre al 12 dicembre, a lanciare «una transizione rapida e giusta per porre fine all’era dei combustibili fossili». Il cardinale ha anche ricordato che quest’anno, il 4 ottobre, festa di san Francesco d’Assisi, coincidono due grandi impegni della Chiesa contemporanea: la conclusione del Tempo ecumenico del Creato — che inizierà proprio il 1° settembre — e l’apertura del Sinodo sulla sinodalità.

Successivamente, la reverenda Canon Rachel Mash, del Coordinamento per l’ambiente della Chiesa anglicana in Sud Africa, in collegamento da remoto ha osservato che alcuni fiumi si sono prosciugati e di conseguenza le giovani donne e le ragazze devono percorrere distanze sempre maggiori per andare a prendere l’acqua. Altri fiumi sono intasati dalla plastica, dai rifiuti industriali e dall’acido delle miniere.

Gli ha fatto eco Tomás Insua, direttore esecutivo del Movimento Laudato si’ — che insieme al Dssui promuove la Settimana in corso (dal 21 al 28 maggio) dedicata all’enciclica —, il quale ha sottolineato che quest’anno il Papa invita a unirsi al «potente fiume» della preghiera e dell’azione per la casa comune: «contempl-action». In linea con il magistero, il messaggio non risparmia parole sulla drammatica urgenza dell’emergenza climatica e della più ampia crisi ecologica. Allo stesso modo, non si esime dal nominare i potenti interessi che guidano la profanazione del creato, chiamando in causa le «industrie predatrici».

Infine Cecilia Turbitosi, animatrice del circolo Laudato si’ della parrocchia del Sacro Cuore di Ladispoli e volontaria del centro missionario della diocesi suburbicaria di Porto - Santa Rufina, ha evidenziato come il Tempo del Creato sia un’opportunità meravigliosa per promuovere e vivere l’ecologia integrale. In particolare, è un’occasione di collaborazione sinodale con diverse realtà locali come gli uffici diocesani e i diversi circoli Laudato si’ del Movimento omonimo nel territorio. Il cammino insieme, ha detto, ha un’unica missione: prendersi cura della Casa comune, al servizio e in comunione con la Chiesa, in un percorso di conversione ecologica integrale. E ha citato l’esempio dell’iniziativa Alzati&Pedala, ciclo-staffetta ecologica organizzata dalla sua diocesi per annunciare in tutte le comunità il messaggio e il dinamismo pastorale della Laudato si’.