Rileggendo «I promessi sposi»

Il fascino profondo
di un’opera immortale

 Il fascino  profondo di un’opera immortale  QUO-117
22 maggio 2023
I legami de I promessi sposi con la vita e con la storia, oltre che con lo spirito, sono stati pressoché cancellati da una lettura non solo scolastica che ne ha fatto un romanzo buonista, a capitoli-puntate, degno esito di un cammino da tragedia, con un inizio critico e un finale positivo. Cosa che, come vedremo, non è. La burocrazia scolastica ha costretto racconti, poesie, poemi, drammi degni di letture profonde, a diventare particelle di programma, tutte uguali, da immagazzinare nella prospettiva della programmazione, del tempo, degli obiettivi didattici. A centocinquanta anni dalla scomparsa del suo autore, il lungo cammino che ha portato Fermo e Lucia a diventare Sposi promessi, poi Promessi sposi tra il 1825-27 e ancora, dopo una meticolosa revisione, nel 1840-42 ci sembra molto meni lineare. E soprattutto in grado ...

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