Così la città aprì le braccia
ai più reietti

«Il centro per malati di Aids di Villa Glori nasce dalla lungimiranza di don Luigi Di Liegro, che voleva togliere dalla strada quei tanti ragazzi emarginati e lasciati a morire sui marciapiedi. Era il suo cruccio, desiderava avessero una morte dignitosa, la meritavano come tutti — racconta Massimo Raimondi, ex responsabile del Centro Caritas di Villa Glori —. Quando la struttura è nata ha fatto da apripista, molti venivano da noi per capire qualcosa di più su questa malattia di cui si sapeva ancora poco, in Italia siamo state una delle prime realtà di questo tipo». Alla fine degli anni ’80 quando la diffusione dell’Aids cominciava a essere un fenomeno sociale e sanitario sempre più diffuso e preoccupante, molte persone affette da Hiv venivano allontanate e costrette a dormire sotto i ponti o per ...