Disastro impressionante

Vicinanza e preghiera per un disastro definito «impressionante»: l’Emilia-Romagna flagellata dal maltempo e travolta dalle inondazioni viene raggiunta dalla partecipazione e dalla solidarietà di Papa Francesco. Ma l’allerta resta alta, perché la pioggia che cade incessantemente da giorni sulla regione del nord Italia non ha provocato solo morte e distruzione, ma ha anche causato frane e smottamenti. Il terreno, imbibito di acqua, scivola sempre più a valle, con cedimenti sempre più frequenti che tagliano fuori interi paesi. In molte località del territorio manca la corrente elettrica e sono tante le strade bloccate a causa di voragini improvvise. Intanto, il bilancio delle vittime e degli sfollati cresce di ora in ora, senza dimenticare i danni materiali, soprattutto nel settore agricolo, asse portante dell’economia.

I soccorsi proseguono senza sosta: si continua a cercare i dispersi, a trarre in salvo chi è rimasto intrappolato nella propria abitazione invasa dalle acque, a offrire generi di prima necessità a chi ha trovato rifugio nei vari centri accoglienza per gli sfollati allestiti sul territorio. Anche il mondo della politica non fa mancare il suo sostegno, con il governo che promette aiuti immediati, avanzando richieste anche all’Unione europea.

Ma sembra risuonare sempre più forte il monito contenuto nella enciclica di Papa Francesco, Laudato si’ sulla cura della casa comune: la crisi ambientale non è un qualcosa di separato dalla crisi sociale. Esiste un’unica crisi globale che va affrontata con un approccio integrale, a partire da una vera, attiva ed efficace salvaguardia del Creato. Perché ciò che ne va di mezzo è il futuro, anzi il presente di tutta l’umanità.

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