Da un’idea di terapia
16 maggio 2023
Dalla riforma Basaglia sono passati quarantacinque anni. Ma oggi, quando la strada nell’affermazione dei diritti delle persone più fragili dovrebbe essere più che spianata, si assiste a una vera e propria involuzione. La medicina che si occupa di salute mentale è, infatti, molto simile a quella pre-anni Settanta: ospedalocentrica, aziendalistica, basata sulla diagnosi che ingabbia il paziente e non sulla persona in quanto tale.
Certo, esistono esempi positivi, quelli in grado di porre in essere buone pratiche — basti pensare alla stessa attuale realtà triestina da cui la rivoluzione basagliana è partita —, ma nella maggior parte dei casi in Italia «si nutre una fiducia assoluta nello psicofarmaco come strumento primario di trattamento di ogni sofferenza mentale, quando invece la stessa ...
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