Circolarità tra fede e opere

A Torino, nel quartiere di Mirafiori sud, c’è un centro di accoglienza incastonato tra la chiesa e l’oratorio. Con una particolarità ulteriore: la parete del Santissimo coincide con il muro del dormitorio. È un aspetto fisico che rappresenta la connessione che c’è nella comunità di San Luca tra vita e fede. È un fatto storico, in questo quartiere di periferia sorto alla fine degli anni ’60, che la chiesa è stata fin dall’inizio comunità: dalla baracca dove venivano all’inizio celebrate le messe si è passati alla chiesa grazie al contributo fattivo delle persone. Il mese scorso il centro di accoglienza è stato intitolato a don Matteo Migliore, parroco per trentadue anni della chiesa di San Luca evangelista, su impulso del quale «si decise di avviare un’accoglienza ...