Presentati gli obiettivi raggiunti e i progetti per il Giubileo del 2025

Un evento al tempo dei nuovi
mezzi di comunicazione sociale

giubileo.jpg
09 maggio 2023

Giovani, movimenti, confraternite, catechisti, mondo del lavoro e della scuola: sono solo alcuni dei grandi incontri giubilari che per loro natura attirano grandi folle a Roma da tutti i continenti. A ricordarli è stato l’arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo, durante la conferenza sul tema «Giubileo 2025: obiettivi raggiunti e progetti», che si è svolta stamane, 9 maggio, nella Sala stampa della Santa Sede, attualmente in via dell’Ospedale.

Nel calendario per l’Anno santo 2025 illustrato dal presule non sono ricomprese, naturalmente, le centinaia di manifestazioni giubilari che vedranno coinvolte singole diocesi, gruppi parrocchiali, associazioni e pellegrini. Basterà iscriversi sulla piattaforma a cui si accede dal sito del Giubileo (www.iubilaeum2025.va) «per interloquire con il Dicastero e avere accoglienza». Per facilitare questa organizzazione, «ai gruppi molto numerosi, come ad esempio le diocesi, e per garantire l’accoglienza, sarà richiesto di contattare direttamente il Dicastero».

Dal prossimo 1 giugno, nei locali di via della Conciliazione 7, sarà anche inaugurato il Centro pellegrini - Info point. Si tratta di un punto di riferimento aperto a quanti desiderano essere informati sulle modalità di partecipazione all’Anno giubilare, «come pure avere notizie su come diventare volontari o organizzare il proprio pellegrinaggio».

L’arcivescovo ha ricordato che il motto del Giubileo è «Pellegrini di speranza» e che nel giugno 2022 era già stato presentato il logo ufficiale: rappresenta l’umanità che giunge dai quattro angoli della Terra nell’atto di stringersi alla Croce.

Un ulteriore obiettivo è stato raggiunto con il concorso internazionale — conclusosi lo scorso 25 marzo — per l’inno ufficiale. Vi hanno partecipato 270 persone di 38 Paesi differenti, con un’età media di circa 48 anni. Il testo che doveva essere musicato è stato scritto da Pierangelo Sequeri. Dopo una seria analisi degli spartiti musicali, presentati in forma anonima, una Commissione internazionale ha scelto l’opera del maestro Francesco Meneghello, di Mantova.

Un’altra iniziativa ha preso l'avvio dopo che Papa Francesco aveva chiesto che, in preparazione al Giubileo, il 2023 fosse dedicato alla riscoperta delle quattro costituzioni del Vaticano ii. Per questo, il Dicastero ha pubblicato lo scorso dicembre i “Quaderni del Concilio”, una collana di 35 volumetti sui contenuti di Dei Verbum, Sacrosanctum Concilium, Lumen gentium, Gaudium et spes, pensati come sussidi molto agili per permettere una maggiore diffusione dei testi nella comunità cristiana. Il prossimo anno, sempre su richiesta del Pontefice, sarà invece dedicato alla preghiera. In proposito, il Dicastero sta pensando a una “Scuola di preghiera”, e alla pubblicazione di una serie di strumenti chiamati “Appunti sulla preghiera”.

Da parte sua, monsignor Graham Bell, sottosegretario del Dicastero, ha illustrato alcune iniziative, a cominciare dal sito del Giubileo che sarà attivo al pubblico da domani. Il portale, in 9 lingue, presenta già alcuni tra i contenuti più importanti per conoscere l’evento. Si tratta, ha spiegato, di una finestra sul Giubileo agile e facilmente utilizzabile da tutti, ragazzi, giovani e adulti. Nella homepage vi è un video di presentazione, preparato da Rai Vaticano. A partire da settembre, cliccando sul pulsante “partecipa” sarà già possibile iscriversi agli eventi.

Si potrà anche organizzare il proprio pellegrinaggio all’interno della città, con tre itinerari proposti: quello tradizionale di san Filippo Neri con le “sette chiese”; quello sulle chiese dedicate alle donne dottori della Chiesa e patrone d’Europa; e l’Iter Europaeum, attraverso le 28 chiese che richiamano 27 Paesi europei, a cui si aggiunge la chiesa che rappresenta tutta l’Unione continentale. Si tratta, ha spiegato Bell, di un impegno importante «che favorirà la riscoperta di tanti luoghi spesso sconosciuti agli stessi turisti».

Da settembre, ha annunciato ancora il sottosegretario, sarà attiva l’“Area del pellegrino”, la pagina personale a cui si accede dopo aver effettuato l’iscrizione. All’atto dell’iscrizione, infatti, dopo aver inserito i dati richiesti, si riceverà la “Carta del pellegrino”, in versione digitale, con un Qr code personale necessario per avere accesso agli eventi giubilari e per organizzare il pellegrinaggio verso la Porta Santa. Il suo utilizzo è destinato non solo ai singoli, ma anche ai gruppi parrocchiali, diocesani o altro. La Carta del pellegrino avrà anche una seconda funzione: con una piccola offerta permetterà di usufruire di particolari sconti per il periodo del pellegrinaggio. Da settembre saranno ufficialmente attive e disponibili anche le pagine social e la nuova App del Giubileo, Iubilaeum2025.