La siccità a Panamá causa tagli alle forniture, mentre sono a rischio anche gli introiti legati al transito delle navi commerciali tra i due Oceani

L’acqua bene di tutti

Aerial view showing boats stranded in the dried bed of Alhajuela Lake during the summer drought, in ...
05 maggio 2023

«Non vogliamo arrivare a un conflitto “filosofico” tra l’acqua per la popolazione di Panamá e l’acqua per il commercio internazionale». Nelle parole dell’amministratore delegato dell’autorità del Canale di Panamá, Ricaurte Vásquez, è sintetizzato il dilemma allarmante che rischia di produrre la siccità record che attanaglia il piccolo Paese dell’America centrale. La cronica assenza di piogge degli ultimi mesi ha causato un calo senza precedenti del livello delle acque nei laghi artificiali di Alhajuela e Gatún. L’autorità del Canale di Panamá, per la quinta volta durante questa stagione secca, ha così dovuto limitare l’accesso alle navi in transito lungo la rotta commerciale strategica che collega Oceano Atlantico e Pacifico. L’acqua dei due laghi è infatti necessaria per il funzionamento del sistema di chiuse che permette il passaggio delle navi. Un sistema che comporta lo sversamento in mare di circa 200 milioni di litri di acqua dolce per ogni nave, ma anche un’imprescindibile fonte di entrate per lo Stato di Panamá. Attraverso il Canale passa infatti il 6% del commercio marittimo mondiale, principalmente da Stati Uniti, Cina e Giappone. Nel 2022, oltre 14.000 imbarcazioni che trasportavano un totale di 518 milioni di tonnellate di merci sono passate attraverso il Canale, portando nelle casse del piccolo Paese circa 2,5 miliardi di dollari.

Ma i laghi di Alhajuela e Gatún sono fondamentali anche per le esigenze quotidiane di circa la metà dei 4,3 milioni di cittadini panamensi. La siccità ha già causato tagli all’acqua corrente in diverse abitazioni. I residenti sono scesi in piazza per protestare, mentre alcuni esperti hanno ammonito sulla possibilità di tensioni tra gli utenti privati e il Canale. Il difensore civico di Panamá, in una dichiarazione, ha esortato il governo a «garantire l’accesso a servizi di distribuzione dell’acqua convenienti e affidabili» in quanto «diritti umani fondamentali». (valerio palombaro)