L’aereo con a bordo Papa Francesco proveniente da Budapest è atterrato alle alle 19.26 di domenica sera, 30 aprile, allo scalo di Roma-Fiumicino. Il decollo dalla capitale ungherese era avvenuto alle 18.08. Pubblichiamo i testi dei telegrammi inviati dal Papa ai capi di Stato dei Paesi sorvolati.
Her Excellency
Katalin Novák
President of Hungary
Budapest
As I leave Hungary at the conclusion of my Apostolic Journey, I once again express my heartfelt gratitude to Your Excellency, the civil Authorities and all your fellow citizens for your warm welcome and kind hospitality. With renewed assurances of my prayers, I invoke upon the Nation Almighty God’s blessings of unity, fraternity and peace.
Franciscus
His Excellency
Zoran Milanović
President
of the Republic of Croatia
Zagreb
Flying over your Country following my Apostolic Journey to Hungary, I willingly renew my message of good wishes to Your Excellency and the people of Croatia, and assure you of my prayers for the wellbeing of the Nation.
Franciscus
A Sua Eccellenza
On. Sergio Mattarella
Presidente
della Repubblica Italiana
Palazzo del Quirinale
00187 Roma
Al rientro dal mio Viaggio Apostolico in Ungheria, dove ho incontrato persone desiderose di costruire sulla base dei valori evangelici la convivenza civile e la pace tra i popoli, formulo di cuore per Lei, Signor Presidente, e per la cara Nazione italiana, fervidi auspici di serenità e prosperità, assicurando la mia costante preghiera.
Franciscus
In un messaggio di risposta il presidente della Repubblica, facendosi «interprete dei sentimenti del popolo italiano», ha rivolto al Pontefice «un caloroso saluto al rientro dal pellegrinaggio in Ungheria. Dal cuore dell’Europa, ancora tristemente ferita dalla guerra — scrive il capo dello Stato — con la forza del Suo Magistero Ella ci ha ricordato quanto fortemente avvertita sia l’aspirazione alla pacifica convivenza, da costruire secondo giustizia, nel pieno rispetto della dignità umana e del diritto dei popoli».