SicutErat - Riti e orazioni del tempo che fu
Le trasformazioni “domestiche” del Salve Regina

Nell’abbraccio caldo
del dialetto

 Nell’abbraccio caldo  del dialetto   QUO-101
02 maggio 2023
Stavamo in un appartamento nel quale la religione entrava, sì, ma come qualcosa di sovrapposto. In cucina c’era una piccola croce in legno, con il Cristo in bronzo fin troppo anni Settanta nella sua freddezza, nella libreria c’era una Bibbia rossa con la scritta in giallo dorato, che però noi non potevamo toccare, perché una volta io e mia sorella ci avevamo giocato, e avevamo strappato una pagina. Poco altro che la memoria abbia trattenuto. Credo che il problema stesse nella novità: abitavamo da poco in quell’appartamento, e i miei già pianificavano di trasferirci in una casa più grande, quindi era come se non valesse la pena mettere radici, lasciare segni troppo profondi. La casa dei nonni, invece, aveva armadi pieni di generazioni di vestiti, un sottoscala che sprofondava per non so quanti ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati