Lettere dal Direttore

Il pianto e il grido: la vita
è (sempre) relazione

 Il pianto e il grido:  la vita è (sempre) relazione  QUO-101
02 maggio 2023

Oggi 2 maggio si inaugura la mostra fotografica Women’s Cry, sul grido/pianto delle donne. In inglese la stessa parola, cry, ha due significati: grido e pianto. La mostra spazia in tutto il mondo per raccontare il dolore delle donne. In Italia, a Milano, venerdì sera è stata scoperta una neonata che era già morta quando un signore l’ha trovata, messa lì, abbastanza visibile, nel bidone degli indumenti usati, come se chi l’ha lasciata volesse farla ritrovare. A poche ore del parto, questa bambina ha già terminato la sua corsa e possiamo immaginare che per quel breve lasso di tempo, per lei tutta la vita, avrà gridato, cioè pianto. Un’altra donna che ha aggiunto il suo pianto a quello delle donne di tutto il mondo, un pianto che è rimasto inascoltato.

Quella neonata (di cui non sappiamo il nome, proprio perché nessuno se n’è preso cura) ci ricorda che la vita è innanzitutto relazione. Lei è nata perché altre due persone, un uomo e una donna, hanno avuto una relazione. Non sappiamo quanto lunga e quanto intensa, certamente molto fragile o comunque entrata in crisi proprio nel momento in cui è maturato il suo frutto prezioso. Noi nasciamo dalla relazione e dalla relazione prendiamo vita, ogni giorno. In questo primo giorno, venerdì sera, la relazione si è interrotta, spezzata irrimediabilmente. Il suo grido non ha raggiunto le orecchie e il cuore di nessuno, ed è questo dettaglio a fare la differenza decisiva, la differenza tra la vita e la morte: l’essere ascoltati oppure no. Cosa sarebbe accaduto se quel signore fosse giunto in tempo per sentirla piangere? La relazione si sarebbe riallacciata e con questo la vita avrebbe ripreso il suo cammino; molto probabilmente avremmo una bambina ancora viva, con tutti i “problemi” che questo comporta, innanzitutto: chi si sarebbe preso cura di lei? Forse quel pianto della neonata dice qualcosa che riguarda la vita di tutti noi, tutti noi che, invece, grazie a quel miracolo che chiamiamo amore, quando abbiamo pianto, sin dal primo giorno di vita, siamo stati soccorsi, accolti, accuditi. Dice che la nostra vita è un grido, un pianto, una richiesta di aiuto, e dura, questa nostra vita mendicante, finché e solo perché qualcuno risponde a quel grido.