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Progetti
Da giugno a Favignana una mostra permanente

Ma l’arte guarda oltre

 Ma l’arte guarda  oltre  DCM-005
06 maggio 2023

Il 23 giugno 2023 l’associazione berlinese Art and Prison e.V., coordinata dal diacono Heinz-Peter Echtermeyer inaugura nell’Ex Stabilimento Florio delle Tonnare a Favignana in Sicilia, una mostra permanente di arte carceraria dal titolo: Scoprire la luce della libertà. Immagini dalla prigionia, alla presenza di Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali italiano. Il patrocinio è della principessa ereditaria Sophie von und zu Liechtenstein. Le opere d’arte che saranno esposte sono state selezionate tra quelle già presentate nell’ambito di un concorso artistico internazionale che Art and Prison e.V. organizza per i detenuti. Infatti molte di esse sono già state esposte in più di 30 mostre in Europa, oltre ciò l’intera collezione consta di 2500 dipinti provenienti dai cinque continenti. L’idea di dare a queste opere una casa nella splendida terra siciliana, dando voce e visibilità alle persone che le hanno create, è stata sostenuta dal sindaco di Favignana, Francesco Forgione e da Monica Modica. Al centro del progetto di Art and Prison e.V., che ha vinto un premio “Giustizia e Pace” della Fondazione San Matteo, è la dignità umana. Tale ente crede e supporta sin dalla sua nascita -2009 - il coinvolgimento diretto dei detenuti nei progetti di solidarietà e beneficenza. Il diacono Echtermeyer si occupa da 30 anni di sostenere i detenuti e collabora con la curatrice Cornelia Schmidt-Harmel insieme con Ingrid Reimold, Gabriela Lademacher e Francesco Casale. Un significativo contributo all’iniziativa è offerto dalla Fondazione Severino Onlus, nonché dal Centro di Formazione alla Meditazione Cristiana, Cfmc Roma.

La Fondazione Severino Onlus si occupa di offrire supporto e assistenza legale gratuita a detenuti ed ex detenuti, di sostenere il merito, di fornire e implementare percorsi di risocializzazione e reinserimento lavorativo attraverso la formazione e il lavoro nell’ottica di favorire la funzione rieducativa della pena. Grazie alla mediazione della Fondazione Severino l’Italia ha partecipato al concorso di Art and Prison e.V. con le opere realizzate dai detenuti della Casa Circondariale di Rebibbia. Tra le ultime attività della Fondazione un protocollo d’intesa con Manpower per il reinserimento sociale e lavorativo di detenute e detenuti nella prospettiva di contribuire all’abbattimento del tasso di recidiva e l’attivazione in varie carceri del Lazio di alcuni sportelli di counseling che offrono supporto ai detenuti in materia di assistenza sociale e previdenziale.Il Centro di Formazione alla Meditazione Cristiana, fondato da suor Marisa Bisi F.D.C. come Scuola di silenzio ispirata dalla spiritualità ignaziana è un servizio di formazione integrale della persona attraverso la meditazione cristiana. Offre gli incontri in silenzio con opere di arte contemporanea a volte realizzate da persone detenute. Otto anni fa il Centro di Formazione ha iniziato i corsi di silenzio nelle carceri. Anche gli studenti universitari frequentano il Centro di Formazione per educare lo sguardo sul tutto. La Weltanschauung di Romano Guardini, ispirato dallo sguardo di Michelangelo, questo Triplice Sguardo e la sua natura transdisciplinare è stato il tema delle 5 giornate di studi online nel 2022 al Centro Fede e Cultura Alberto Hurtado della Gregoriana realizzato ogni giorno in una università diversa. Lo studio su Guardini è considerato una prospettiva valida per comprendere le crisi contemporanee, un tema del progetto di tre anni Understanding the Signs of the Times realizzato dal McLean Center alla Catholic University di Washington in collaborazione con l’università di Erfurt e la Gregoriana.

In secondo luogo, la School of Weltanschauung appartenente al neonato Centro Guardini di Bagnoregio, ha iniziato un ciclo sul Threefold Seeing of Prison Art nato dopo un incontro con i detenuti-artisti al carcere, pensato per educare lo sguardo sul mondo ai margini della società. Mente-cuore-mani, dice Papa Francesco, un Trinity Learning. L’evento di Favignana si concluderà il 24 giugno con un seminario ideato dagli studenti e dottorandi, partecipanti al ciclo.

L’arte diventa così una forma di responsabilità sociale che si fa denominatore comune tra i diversi progetti. La preoccupazione principale delle sfide poste dalla condizione umana rimane lo sviluppo di un’art-knowledge incentrata sulla possibilità di un incontro reale delle persone dietro le opere e oltre i pregiudizi ancora vigenti nella società.

di Yvonne Dohna Schlobitten