Il grido e il sogno
della teologia

La teologia vuole scendere in campo e prendersi il ruolo che le è proprio: ascoltare il tempo presente che gli è dato da vivere, farsi carico delle attese, delle gioie, delle speranze, così come delle tristezze e delle angosce degli uomini d’oggi, «dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono» (Gaudium et spes, 1); unirsi agli altri saperi che indagano ed elevano l’esperienza umana e provare a disegnare una visione del cammino in cui siamo immersi e della destinazione all’orizzonte, sapendo bene nelle sue viscere che «nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco» nel cuore dei discepoli di Cristo (cfr. ibidem, 1). È questo il desiderio che ha ispirato l’idea di monsignor Vincenzo Paglia e di monsignor Pierangelo Sequeri di creare, all’interno della Pontificia ...