Da Boa Vista all’Italia

Storia, storie e frutti
della prima migrazione
in Italia

 Storia, storie e frutti della prima migrazione in Italia  QUO-096
25 aprile 2023
L’emigrazione non rientra nei sogni di una bambina. Semmai, sogna e progetta gli studi, la carriera, la famiglia: sogni che si possono infrangere e progetti che potrebbero non essere portati a compimento. Questo fa sì che la bambina possa vedersi costretta a partire e ad andare verso «il mondo più ricco». Sembra quasi un destino che mi ha visto protagonista nel lontano 1979. Anch’io, come il fitto gruppo di donne e di giovani donne capoverdiane che in quegli anni si vedevano costrette ad abbandonare il proprio Paese, dovetti lasciare Boa Vista per trasferirmi in Italia. Partii con una valigia piena di sogni: lavorare, continuare gli studi interrotti anni prima a Capo Verde. Donne ben lontane dall’essere l’anello debole della catena migratoria: erano e sono ancora oggi portavoci e protagoniste del cambiamento, ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati