Le violenze non si fermano neanche per la fine del Ramadan

Oltre 400 morti
per gli scontri in Sudan

Sudanese army soldiers, loyal to army chief Abdel Fattah al-Burhan, man a position in the Red Sea ...
21 aprile 2023
Khartoum , 21. Esplosioni e colpi di arma da fuoco. Settimo giorno di combattimenti in Sudan, nonostante la ricorrenza dell’Eid al-Fitr, che segna la fine del Ramadan, per la quale le Nazioni Unite hanno invocato una tregua. Di fronte a un bilancio di almeno 413 morti e 3.500 feriti, il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha chiesto ieri tre giorni di cessate il fuoco proprio per la conclusione del mese sacro per i fedeli musulmani e per permettere ai civili di scappare, dopo aver tenuto un incontro virtuale con funzionari di Unione africana, Lega Araba e altre organizzazioni regionali. In queste ore, è il sindacato dei medici sudanesi a fornire il quadro della situazione a Khartoum, dove sono stati segnalati bombardamenti e scontri in vari quartieri e un assalto alla residenza dell’ambasciatore ...

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