Lotta di potere in Sudan Sulla pelle di chi già soffre

This picture taken on April 16, 2023, shows Sudanese army soldiers, loyal to army chief Abdel Fattah ...
18 aprile 2023

Non è solo una crisi politica. È anche e soprattutto una crisi umanitaria quella che sta vivendo il Sudan da tre giorni a questa parte, a causa dei violenti scontri tra l’esercito e le forze paramilitari guidate da generali rivali. Nella capitale, Khartoum, comincia a scarseggiare il cibo e davanti ai panifici si snodano lunghe file di persone.

Save the children lancia l’allarme: «Il Paese sta affrontando la sua peggiore crisi umanitaria di sempre, con conflitti, disastri naturali, epidemie e degrado economico che hanno portato 15,8 milioni di persone, ovvero circa un terzo della popolazione e la metà dei bambini, ad avere bisogno di sostegno umanitario».

Parole che fanno eco a quelle di Martin Griffiths, coordinatore Onu degli aiuti di emergenza: «Il nuovo scontro non fa che aggravare una situazione già fragile, costringendo le agenzie delle Nazioni Unite e i nostri partner umanitari a chiudere temporaneamente molti dei nostri oltre 250 programmi in tutto il Sudan». Le conseguenze di questa sospensione sono facilmente immaginabili, ha aggiunto, «in un Paese in cui circa 4 milioni di bambini e donne in gravidanza e in allattamento sono gravemente malnutriti». Per questo, l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) chiede «una risoluzione pacifica», poiché la violenza ostacola «la risposta umanitaria» in tutto il Paese.