Convergenze

 Convergenze  QUO-090
18 aprile 2023

«Le cose importanti nella vita non si apprendono né si insegnano, si incontrano». Così Oscar Wilde.

Poche cose cambiano la vita come gli incontri che facciamo, eventi che il più delle volte non dipendono da noi. È un dono che riceviamo e che spinge verso altri doni, altri incontri. È proprio del dono la sua “effusività”, il suo essere contagioso, il suo voler essere condiviso, rimesso in circolo.

Nell’omelia della Domenica delle Palme Papa Francesco ha confidato: «Tanti hanno bisogno della nostra vicinanza, tanti abbandonati. Anch’io ho bisogno che Gesù mi accarezzi e si avvicini a me, e per questo vado a trovarlo negli abbandonati, nei soli».

Il Vangelo in fondo è il racconto degli incontri di Gesù. Il quadro del 1864 del pittore russo Nikolaj Nikolaevič Ge, Maria sorella di Lazzaro, incontra Gesù che sta andando a casa sua, dice già nel titolo che Gesù è lui a prendere l’iniziativa, primerear direbbe il Papa, e viene incontro agli uomini.

A.M.


Incontrare una persona è per un cristiano un momento importante, in qualche modo spesso misterioso è un momento decisivo, come esprime bene questa pagina:

Marilynne Robinson L’incontro

«Questa è una cosa importante, che ho detto a molte persone, e che mio padre disse a me, come il suo a lui. Quando incontri un’altra persona, quando hai a che fare con una persona qualsiasi, è come se ti venisse posta una domanda. Allora devi pensare: Che cosa mi chiede il Signore in questo momento, in questa situazione? [ …] Quest’ultima [l’altra persona] probabilmente riderebbe all’idea che il Signore te l’abbia mandata per il tuo (e il suo) beneficio, ma proprio in questo consiste la perfezione del travestimento: il fatto che l’altro ne sia all’oscuro».

(dal romanzo Gilead)