Caporalato, prostituzione e corruzione nel romanzo di Marco Vichi e Leonardo Gori

Vite schiave nell’Italia di oggi

 Vite schiave nell’Italia di oggi  QUO-088
15 aprile 2023
«La schiavitù era stata abolita? Solo a parole, solo e soltanto a parole». Già, non sono altro che schiavitù contemporanee, della porta accanto nell’Italia del Duemila, quelle raccontate da Marco Vichi e Leonardo Gori nel romanzo Vite rubate (Milano, Guanda, 2023, pagine 176, euro 16). Dopo aver fatto un po’ di tutto (camionista, idraulico, giardiniere, manovale) ma sempre per una paga irrisoria nonostante il diploma conseguito (grazie a sua madre che si è spezzata la schiena, e che continua a farlo), il giovane Marek si ritrova disoccupato. Passa le sue giornate a tormentarsi, finché su un giornale legge un annuncio: si cercano braccianti per raccogliere pomodori nel Sud Italia. Marek non ci pensa due volte, saluta la madre in lacrime e lascia Cracovia per inseguire il sogno di un lavoro ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati