Il Patriarca ecumenico per la Pasqua ortodossa

Una luce più forte
di ogni tenebra

 Una luce più forte di ogni  tenebra  QUO-088
15 aprile 2023

La Risurrezione non è mai stata tanto urgente come oggi, quando tutti vediamo attorno a noi le tenebre della persecuzione, della sofferenza e della morte. La Croce rappresenta lo scontro supremo tra la forza dell’amore divino e l’amore del potere terreno. Basta solo guardare all’ostilità in Ucraina. Basta solo riconoscere la divisione nella società.

Tuttavia, nella tragedia della solitudine e della morte inizia già a risplendere la luce della Risurrezione. Croce e Risurrezione sono due aspetti di un unico atto di salvezza e riconciliazione. Nei classici della spiritualità c’è una bellissima espressione per indicare questa esperienza: il mistico del vii secolo san Giovanni della Scala parla di “gioiosa tristezza”, ovvero l’esperienza simultanea del Venerdì santo e del Sabato santo.

Il monte Golgota è inscindibile dal giardino della Tomba. Quindi era geograficamente a Gerusalemme; quindi è liturgicamente nella Chiesa; e quindi rimane spiritualmente nell’anima. Misteriosamente e paradossalmente la luce di Cristo appare solo nel buio: «il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce» (Matteo, 4, 16). La Risurrezione offre una nuova intuizione, una nuova visione e una nuova percezione. Alla sua luce possiamo vedere tutte le cose come create e come volute da Dio. Questa luce risplende più luminosa di qualsiasi tenebra nel nostro cuore e nel nostro mondo.

La nostra fervente preghiera per tutti voi e per il mondo intero è che in questo tempo di Pasqua la vita trionfi sulla morte, l’amore prevalga sull’odio e il bene vinca il male.

Cristo è risorto!

di Bartolomeo