Urbi et Orbi

 Urbi et Orbi  QUO-086
13 aprile 2023

«Affrettiamoci anche noi a crescere in un cammino di fiducia... tra le persone, tra i popoli e le Nazioni. Lasciamoci sorprendere dalla luce che illumina le tenebre in cui troppe volte il mondo si trova avvolto». È l’invito che, sull’esempio delle donne accorse al sepolcro di Gesù, il Papa dalla loggia della Benedizione della basilica Vaticana ha rivolto «urbi et orbi», alla città di Roma e al mondo, con il messaggio pasquale. Eccone i punti nodali.

  • Pasqua sia un passaggio dalla tribolazione alla consolazione, in particolare per ammalati, poveri, anziani e chi sta attraversando momenti di prova.
  • A Pasqua la sorte del mondo è cambiata e quest’oggi, che coincide pure con la data più probabile della risurrezione di Cristo, possiamo rallegrarci di celebrare il giorno più importante e bello della storia.
  • Il cammino dell’umanità da Pasqua in poi, contrassegnato dalla speranza, procede più spedito.
  • Lo mostrano con il loro esempio i primi testimoni della Risurrezione. I Vangeli raccontano la fretta buona con cui il giorno di Pasqua «le donne corsero a dare l’annuncio ai discepoli».
  • E, dopo che Maria di Magdala «corse e andò da Simon Pietro», Giovanni e lo stesso Pietro “corsero insieme tutti e due” per raggiungere il luogo dove Gesù era stato sepolto.
  • Poi la sera di Pasqua, incontrato il Risorto sulla via di Emmaus, due discepoli «partirono senza indugio» e si affrettarono a percorrere diversi chilometri in salita e al buio, mossi dalla gioia incontenibile che ardeva nei loro cuori.
  • Quella stessa gioia per cui Pietro, sulle rive del lago di Galilea, alla vista di Gesù risorto non poté trattenersi sulla barca con gli altri, ma si buttò subito in acqua per nuotare incontro a Lui.
  • A Pasqua, il cammino accelera e diventa corsa, perché l’umanità vede la meta del suo percorso, il senso del suo destino, Gesù Cristo, ed è chiamata ad affrettarsi incontro a Lui, speranza del mondo.
  • Affrettiamoci a superare i conflitti e le divisioni e ad aprire i nostri cuori a chi ha più bisogno... A percorrere sentieri di pace e di fraternità.
  • Gioiamo per i segni concreti di speranza che ci giungono da tanti Paesi, a partire da quelli che offrono assistenza e accoglienza a quanti fuggono dalla guerra e dalla povertà.
  • Lungo il cammino ci sono però ancora tante pietre di inciampo, che rendono arduo e affannoso il nostro affrettarci verso il Risorto.
  • A Lui rivolgiamo la nostra supplica: aiutaci a correre incontro a Te... Ad aprire i nostri cuori!
  • Aiuta l’amato popolo ucraino nel cammino verso la pace, ed effondi la luce pasquale sul popolo russo.
  • Conforta i feriti e quanti hanno perso i propri cari a causa della guerra e fa’ che i prigionieri possano tornare sani e salvi alle loro famiglie.
  • Apri i cuori dell’intera Comunità internazionale perché si adoperi a porre fine a questa guerra e a tutti i conflitti che insanguinano il mondo, a partire dalla Siria, che attende ancora la pace.
  • Sostieni quanti sono stati colpiti dal violento terremoto in Turchia e nella stessa Siria.
  • Ti affidiamo, Signore, Gerusalemme, prima testimone della tua Risurrezione.
  • Manifesto viva preoccupazione per gli attacchi di questi ultimi giorni che minacciano l’auspicato clima di fiducia e di rispetto reciproco, necessario per riprendere il dialogo tra Israeliani e Palestinesi, così che la pace regni nella Città Santa e in tutta la Regione.
  • Aiuta, Signore, il Libano, ancora in cerca di stabilità e unità, perché superi le divisioni e tutti i cittadini lavorino insieme per il bene comune del Paese.
  • Non ti dimenticare del caro popolo della Tunisia, in particolare dei giovani e di coloro che soffrono a causa dei problemi sociali ed economici, affinché non perdano la speranza e collaborino a costruire un futuro di fraternità.
  • Volgi il tuo sguardo ad Haiti, che sta soffrendo da diversi anni una grave crisi socio-politica e umanitaria, e sostieni l’impegno degli attori politici e della Comunità internazionale nel ricercare una soluzione ai tanti problemi che affliggono quella popolazione tribolata.
  • Consolida i processi di pace e riconciliazione intrapresi in Etiopia e in Sud Sudan, e fa’ che cessino le violenze nella Repubblica Democratica del Congo.
  • Sostieni, le comunità cristiane che celebrano la Pasqua in circostanze particolari, come in Nicaragua e Eritrea.
  • Ricordati di coloro a cui è impedito di professare liberamente e pubblicamente la fede.
  • Dona conforto alle vittime del terrorismo internazionale, specie in Burkina Faso, Mali, Mozambico e Nigeria.
  • Aiuta il Myanmar a percorrere vie di pace e illumina i cuori dei responsabili perché i martoriati Rohingya trovino giustizia.
  • Conforta i rifugiati, i deportati, i prigionieri politici e i migranti, specie i più vulnerabili, e tutti coloro che soffrono fame, povertà e i nefasti effetti del narcotraffico, della tratta di persone e di ogni forma di schiavitù.
  • Ispira, Signore, i responsabili delle nazioni, perché nessun uomo o donna sia discriminato e calpestato nella sua dignità; perché nel pieno rispetto dei diritti umani e della democrazia si risanino queste piaghe sociali, si cerchi sempre e solo il bene comune dei cittadini, si garantisca la sicurezza e le condizioni necessarie per il dialogo e la convivenza pacifica.