Spunti di riflessione

Un colpo di fulmine

 Un colpo di fulmine  QUO-086
13 aprile 2023

«Se vogliamo conoscere il vero volto di Dio, bisogna che l’amore sia già presente nella nostra vita, perché Dio è amore. I due discepoli di Emmaus hanno cominciato con l’invitare il viandante sconosciuto a fermarsi con loro nella locanda, e soltanto allora hanno saputo riconoscerlo» (Claude Geffré).

Forse anche noi possiamo meritare il rimprovero di Gesù: «Stolti e lenti di cuore...». Può capitare che nella nostra vita spirituale siamo “lenti di cuore”: ci lasciamo prendere dalla stanchezza, dalla delusione, dallo scoraggiamento, dall’apatia.

Il Vangelo non ci dice nulla. Dio lo sentiamo lontano. E, così, ci arrendiamo! Solo quando i due discepoli si fermano con lo sconosciuto, riescono a riconoscerlo!

Bisogna fermarsi, “stare” con Gesù, ascoltarlo. Allora sì che il cuore brucia!

Dice l’Imitazione di Cristo: «I più grandi Santi evitavano, per quanto possibile, di stare con la gente e preferivano stare appartati con Dio».

È stato detto: «Ogni volta che andai tra gli uomini ne ritornai meno uomo» (Seneca). Come due innamorati trovano il tempo per stare insieme, così anche noi dobbiamo trovare il tempo per stare con Dio, per ascoltarlo, per parlargli, per lasciarci illuminare dalla sua Parola. Non contentiamoci di una Messa veloce e abitudinaria alla settimana!

«Non ardeva forse in noi il cuore mentre ci parlava?» (Vangelo). Se anche noi vogliamo fare questa esperienza, troviamo tempo per Dio. Diamogli spazio nella nostra vita.

L’esperienza ci dice che tanti innamoramenti si riducono soltanto ad un incontro superficiale, si consumano presto, e ci lasciano più freddi... Dio, con noi, cerca il dialogo con l’anima, vuole il cuore.

Cerchiamo di scoprire il fascino e la bellezza di “stare” con Dio. Sarà un vero “colpo di fulmine”!

di Leonardo Sapienza


Il Vangelo in tasca

23 aprile, III Domenica di Pasqua

Prima lettura: At 2, 14. 22-33;
Salmo: 15;
Seconda lettura: 1 Pt 1, 17-21;
Vangelo: Lc 24, 13-35.