Infinito come il fondo
del mare

Sono all’ultima pagina del libro di Guðrún Eva Mínervudóttir, Metodi per sopravvivere (Milano, Iperborea, 2023, pagine 192, euro 17, traduzione di Silvia Cosimini) e leggo e rileggo l’ultima frase, come per afferrarmi a una sorta di viatico, prima di separarmi da persone, più che personaggi che ho amato in questi ultimi due giorni di lettura. «Aron e io ci scambiammo un’occhiata e per un attimo non fummo quello che eravamo, immobili e infiniti come il fondo del mare, o una galassia». Chi parla è Hanna, la sedicenne un po’ secchiona e già segnata dalla vita, come del resto tutti i personaggi della storia. Come loro ha conservato molto più che un briciolo di pietà per il dolore degli altri, dolore che si rivela reciproco, l’uno per l’altro, in una specie di gioco ...