Intervento dell’arcivescovo Caccia alle Nazioni Unite

Garantire l’educazione
per lo sviluppo integrale

Afghan children attend a class at an open air school in Muhmand Dara district of Nangarhar province ...
12 aprile 2023

New York , 12. «Per garantire che a tutti gli individui “sia data l’opportunità di sfruttare al meglio il proprio potenziale” (come recita il Programma d’azione della Conferenza internazionale sulla popolazione e lo sviluppo, n.d.r.) è necessario promuovere un modello di sviluppo che abbia al centro la persona umana e che promuova il benessere umano, in tutte le dimensioni e in ogni fase della vita». È quanto affermato dall’arcivescovo Gabriele Caccia, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, intervenendo alla 56° sessione della Commissione sulla popolazione e lo sviluppo a New York. Invece, ha sottolineato il presule, «molte politiche di sviluppo continuano a riflettere una visione della persona umana come ostacolo allo sviluppo o come mezzo di produzione da sfruttare secondo i principi della massimizzazione del profitto e dell’efficienza». Per esempio, politiche demografiche che puntano a contenere la crescita della popolazione attraverso strategie di riduzione della fertilità e l’identificazione degli esseri umani con la sola utilità o produttività.

Perché la vita sia rispettata «dal momento del concepimento fino alla morte naturale e la promozione dello sviluppo umano integrale» sia al centro delle politiche dei Paesi, «l’educazione è un fattore fondamentale». Essa è «una chiave per la prosperità umana e un antidoto efficace alla povertà e all’esclusione sociale», ha proseguito Caccia. Che, citando la Fratelli tutti di Papa Francesco, ha rimarcato il ruolo «insostituibile» dei genitori e della famiglia, quali primi educatori, e ribadito che la Santa Sede «continuerà a svolgere il suo ruolo nel garantire che tutti abbiano accesso a un’educazione di qualità, in linea con la dignità della persona umana».