Testori e la «sperdutezza» dell’amore

«Il destino dell’uomo è la speranza, che è la verità, che è Dio, che è la nostra comunione in Lui; passa, si attua e si concretizza solo nella storia» scrive Giovanni Testori sul «Corriere della Sera» del 15 aprile 1979. Da qui, il dolore, «il dolore di essere limitati per una tensione che mira invece all’illimite; il dolore d’essere nel tempo per una tensione che mira invece al non-tempo». Nell’anno del centenario della nascita dello scrittore lombardo, sono molte le iniziative che hanno unito (e uniranno) tempo liturgico e rievocazione di parole che, con il passare degli anni, diventano sempre più capaci di comunicare; tra queste ricordiamo la meditazione quaresimale Davanti alla croce che si è svolta a Roma nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme, ...