Verso una giustizia

07 aprile 2023
Una tragedia di cui nessuno si accorse. O di cui nessuno volle accorgersi. In cento giorni, a partire dal 7 aprile 1994, a seguito dell’abbattimento dell’aereo su cui viaggiava il presidente Juvénal Habyarimana, in Rwanda venne massacrato un decimo della popolazione presente sul suo territorio, in prevalenza di etnia tutsi (ma anche hutu considerati moderati). Per un Paese montano, grande come la Lombardia, allora abitato da circa 7,7 milioni di persone, il numero delle vittime si aggirò — secondo stime variabili e comunque non facili da realizzare — tra le 800.000 e un milione. Tutte uccisioni perpetrate all’arma bianca, con il machete o i bastoni, senza l’uso di alcuna arma di distruzione di massa.
«Lei mi chiede come sia stato possibile?», esordisce parlando con «L’Osservatore Romano» il professor ...
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