Spunti di riflessione

Non facile ma felice

 Non facile  ma felice  QUO-081
06 aprile 2023

Cosa è la fede? È il contrario dell’incredulità. Basti pensare a come risponde Gesù a Tommaso: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che, pur non avendo visto, crederanno» (Vangelo).

La fede è soprattutto un incontro: incontro di Cristo con ciascuno di noi. Ma non è una cosa facile, la fede. Non è facile, oggi, essere cristiani!

Non è facile, perché bisogna credere tutto ciò che Cristo ha rivelato; non è facile per la condotta morale, che esige qualche volta un impegno eroico; non è facile per la testimonianza che siamo chiamati a dare alla società, quando tutto ci spinge ad adeguarci alla mentalità corrente.

Il cristianesimo è difficile, e per essere vissuto con fedeltà e coerenza, esige a volte un grado di eroismo. Paolo vi usava un gioco di parole: «Il cristianesimo non è facile, ma è felice».

Ci può essere il dubbio sistematico, che alla fine piomba nello scetticismo. Proprio perché la fede non è il frutto di un teorema matematico, ma è una scelta sia della ragione sia del cuore e della vita, il dubbio può affiorare e rendere il cammino rischioso.

La fede può venire messa duramente alla prova: delusioni, incomprensioni, amarezze, contrasti… È il caso di un tragico episodio di cronaca: perché un giovane perde la vita schiacciato da una pesante Croce?

Il rischio della fede! «C’è una fede comoda — diceva Mounier — come c’è un’incredulità comoda». L’importante non è credere o non credere: ciò che conta è il modo con cui si crede o con cui si nega.

Ma, come Tommaso, una volta che hai chiesto di vedere, e di toccare, non hai più alibi! Uno scrittore francese racconta con queste parole lapidarie la sua esperienza: «Come san Tommaso ho voluto vedere per credere. Ho visto. Peggio per me!» (Louis Ferdinand Celine).

Con il Vangelo non si può barare! Se il Vangelo ci consola, ci rassicura, ci dà una buona coscienza, vuol dire che l’abbiamo tradito, o ne abbiamo adottato uno falso!

di Leonardo Sapienza
 

Il Vangelo in tasca

16 aprile, ii Domenica di Pasqua

Prima lettura: At 2, 42-47;
Salmo: 117;
Seconda lettura: 1 Pt 1, 3-9;
Vangelo: Gv 20, 19-31.