Il Papa presiede la messa della Domenica delle Palme e nell’omelia confida: «Anch’io ho bisogno che Gesù mi accarezzi, e per questo vado a trovarlo nei soli»

Occhi e cuore
per i cristi abbandonati
di oggi

 Occhi e cuore per i cristi  abbandonati di oggi  QUO-078
03 aprile 2023

«Gesù abbandonato ci chiede di avere occhi e cuore per gli abbandonati. Per noi, discepoli dell’Abbandonato, nessuno può essere emarginato, lasciato a sé stesso; perché, le persone rifiutate ed escluse sono icone viventi di Cristo», anzi sono i «tanti “cristi abbandonati”» di oggi. È una lettura ancora una volta spiazzante, quella che Francesco offre della Passione del Signore nella Domenica delle Palme. All’omelia della messa presieduta ieri, 2 aprile, all’indomani delle dimissioni dal policlinico Gemelli dov’era stato ricoverato per tre giorni, Papa Bergoglio ricorda ai sessantamila fedeli radunati in piazza San Pietro e a quanti lo seguono attraverso i media che poiché «non siamo stati lasciati soli da Dio», bisogna prendersi «cura di chi viene lasciato solo», non permettendo che il grido di Gesù sulla croce «si perda nel silenzio assordante dell’indifferenza» dei cristiani. Sul sagrato della basilica Vaticana spiega chi sono «gli abbandonati, i cristi di oggi»: «popoli interi sfruttati; poveri che vivono agli incroci delle strade; migranti che non sono più volti ma numeri; detenuti rifiutati» e «anche tanti invisibili, scartati coi guanti bianchi: bambini non nati, anziani lasciati soli negli istituti geriatrici, ammalati non visitati, disabili ignorati, giovani che sentono un grande vuoto dentro... e non trovano altra strada se non il suicidio». E ribadendo che «tanti hanno bisogno della nostra vicinanza», confida: «Anch’io ho bisogno che Gesù mi accarezzi e si avvicini a me, per questo vado a trovarlo nei soli». Con un pensiero particolare sempre per il martoriato popolo ucraino, di cui parla all’Angelus ricordando la carovana di pace promossa da associazioni caritative italiane.

L'omelia