Nel libro-inchiesta «Come mio fratello» di Uwe Timm

Per spezzare il silenzio

 Per spezzare il silenzio  QUO-077
01 aprile 2023
«Piango (…). Piango anche per l’ignoranza e per la volontà di ignorare di mia madre, di mio padre, di mio fratello, per quel che avrebbero potuto, dovuto sapere, secondo il significato della parola wissen (sapere) racchiuso nella radice dell’antico alto tedesco wizzan (scorgere, vedere). Non hanno saputo perché non volevano sapere, perché hanno allontanato lo sguardo». Quando l’ultimo dei familiari muore, Uwe Timm inizia a scrivere. Scrive di Karl-Heinz, il fratello maggiore (di cui ha un vago ricordo) arruolatosi giovanissimo nelle Waffen-ss, le ss combattenti, e morto a soli 19 anni durante l’invasione dell’Ucraina nell’ottobre del 1943. E scrivendo di Karl-Heinz, Timm scrive anche del loro padre, affascinante e brillante in pubblico, angosciato e tormentato nel privato; un uomo grondante rabbia, ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati