29 marzo 2023
Che cosa ferisce di più una persona profondamente addolorata? Paradossalmente, non tanto il timore di soffrire di più, o l’incertezza sul proprio destino, quanto l’indifferenza di chi ha attorno. La sensazione di essere trasparenti, irrilevanti per gli altri — “scartati” dai propri fratelli uomini, direbbe Papa Francesco — mentre si affonda in un buio di cui non è dato conoscere i confini. Uno smarrimento che, forse, solo la musica può (adeguatamente) descrivere.
Ci è riuscito Franz Joseph Haydn nel lontano 1787 con gli «otto adagi e un terremoto» del suo celeberrimo Septem verba Christi in cruce; ha raccolto il guanto della sfida (o meglio, la penna e la strumentazione digitale del compositore) in questo scorcio di ventunesimo secolo Marcello Filotei. Grazie all’iniziativa di Marco Di ...
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