La solitudine digitale
Impegnarsi per esperienze «belle e ben esperite» che il digitale non può surrogare, ma aiutare

Un tesoro di cose vecchie
e nuove

 Un tesoro di cose vecchie e nuove  QUO-072
27 marzo 2023
A colloquio con Paolo Benanti Con Paolo Benanti, teologo, docente presso la Pontificia Università Gregoriana, studioso dell’impatto antropologico della digital age, cerchiamo di inquadrare il tema di quella che è stata definita “solitudine digitale”. Ossia il campo dell’esperienza umana, o dell’umano, in un contesto in cui il dispositivo, e le piattaforme, hanno un grande potere di surroga del reale e sono fortemente presenti nella vita delle persone. «Lei —premette subito — parla di solitudine digitale. Io non sono s’accordo. Quello che accade è una cosa diversa. Da metà degli anni Duemila alcuni sociologi, tra i quali Sherry Turkle, hanno evidenziato che siamo, ci sentiamo, sempre più soli a causa della pervasività del digitale pur di fronte a strumenti che ci permettevano così ...

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