La Fondazione Hilton e le religiose

In campo per gli ultimi

 In campo per gli ultimi  QUO-069
23 marzo 2023

Lunedì 20 e martedì 21 marzo, Marc Holley, vice presidente per la strategia e i progetti della Fondazione Conrad N. Hilton, si è recato in visita al Dicastero per la comunicazione, insieme a suor Jane Wakahiu, vice presidente associato, responsabile della gestione programmi e del progetto Suore Cattoliche. In questo senso, a partire dal 2012, la Fondazione Conrad N. Hilton sostiene fattivamente l’apostolato di più di 750 congregazioni di religiose in oltre 160 Paesi.

In un’intervista con i media vaticani, Holley ha descritto la visione di Conrad Hilton e quindi il modo particolare con cui la Fondazione Conrad Hilton supporta le religiose e il loro ministero. Holley ha ricordato come Conrad Hilton fosse «un uomo molto religioso, fin da giovane molto devoto» anche perché «molto colpito dall’opera delle suore cattoliche. Per questo nel suo testamento specificò che alle suore dovesse essere riconosciuta una parte speciale della beneficenza della Fondazione».

«Le suore hanno un raggio d’azione talmente ampio», risponde Holley alla domanda sul perché la Fondazione continui a fare riferimento alle religiose proprio per promuovere la visione più estesa di Conrad N. Hilton. «Sono le suore che accompagnano le persone che vivono in condizioni svantaggiate in tutto il mondo: camminano al loro fianco e le consolano. Ma non è solo quello; aiutano queste persone a ricostruirsi una vita dignitosa, insegnano loro un mestiere, le aiutano a trovare un modo per guadagnarsi il sostentamento. Questo è perfettamente in linea con lo spirito imprenditoriale proprio di Hilton e le suore uniscono nella loro opera molti degli aspetti che per lui erano rilevanti».

Holley spiega ancora che ci sono quattro diverse «aree strategiche» nelle quali la Fondazione investe attraverso le religiose. La prima è l’istruzione e la formazione delle suore stesse: «Questo tipo di investimento comprende anche quello per la sostenibilità delle congregazioni e per l’assistenza delle suore anziane».

La Fondazione investe anche nei ministeri svolti dalle suore e rivolti a «bambini e famiglie». «Poi c’è una nuova area — continua Holley — che è quella specifica che vuole fermare la tratta delle persone e sostenere l’aiuto alle vittime nel processo di guarigione e nella realizzazione di una vita di prosperità». Un’ulteriore campo d’azione intende «far sentire la voce delle religiose come difensori delle loro comunità». L’ultimo ambito è quello della «ricerca e valutazione»: «la conoscenza dei grandi contributi delle religiose — afferma Holley — è un’informazione che può essere riutilizzata nella nostra programmazione e anche nel loro lavoro».

Anche il Dicastero per la comunicazione è beneficiario del progetto per le suore cattoliche della Fondazione Conrad N. Hilton. Il Dicastero, infatti, ha potuto lanciare il «Progetto Pentecoste» grazie a una donazione. Tante religiose hanno potuto effettuare gratuitamente l’abbonamento a «L’Osservatore Romano» per un anno; alcune suore, inoltre, riceveranno una formazione in comunicazione negli uffici del Dicastero e altre online; l’iniziativa #sistersproject prevede la pubblicazione ogni settimana di un articolo in dieci lingue, che descrive il ministero nel quale sono impegnate le suore.

di Bernadette Reis


#sistersproject